QUARTIERE GALLARATESE E QT8

QUARTIERE GALLARATESE E QT8

Lungo l’asse nord-ovest della città solcato dal fiume Olona e da via Gallarate, tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento si sono realizzati una serie di interventi di edilizia residenziale economica connessi al QT8. Tra i principi che hanno ispirato la realizzazione di questi quartieri sperimentali vi è la spina centrale e l’idea del verde continuo, della natura come elemento vegetale diffuso e connettivo, privo di recinzioni e limiti, con un sistema di sentieri pedonali e viabilità carraia separata. Alcuni interventi recenti riportano nell’attualità il tema della spina centrale, potenzialmente capace di rafforzare la propria presenza concatenando luoghi oggi separati, ripensando il sistema di relazioni pubbliche, di misure e sequenze di paesaggi.
“La vasta area urbana delimitata a nord-est da via Gallarate, a sud-ovest da via Cilea e le cui estremità possono essere individuate nel quartiere QT8 e nel parcheggio di interscambio della MM di Molino Dorino rappresenta un complesso sistema insediativo formato in gran parte dai quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica Gallaratese G1, G2 e S. Leonardo, a cui si sono aggiunti altri interventi di iniziativa privata fra i quali il più celebre è il Monte Amiata di Rossi e Aymonino. L’intervento di social housing realizzato dai MAB Arquitectura, vincitori del concorso Abitare Milano (2006), si inserisce in questo sistema complesso. L’area di progetto è una striscia stretta e lunga in fregio a via Gallarate e schiacciata verso il quartiere San Leonardo. I MAB risolvono il progetto insediativo con blocchi di differente altezze assemblati in modo da costituire tipologie ibride tra la lama e la torre. I blocchi sono aggregati in quattro edifici il cui asse longitudinale è perpendicolare alla giacitura leggermente arcuata di via Appennini conservando in questo modo le visuali libere proprie del quartiere Gallaratese.
Gli edifici sono relativamente bassi (quattro piani) nella parte in linea mentre quella più alta arriva a nove piani configurando delle torri che fronteggiano le cortine edificate del San Leonardo. Se lo scenario offerto dai valori figurativi del Gallaratese non è entusiasmante i MAB riscattano ampiamente questa situazione dedicando una particolare cura alla progettazione dello spazio aperto e ai servizi.
L’intero insediamento è innervato da un percorso pedonale che sottopassa tutti gli edifici, forse rievocando metaforicamente la “strada vitale” e il mancato progetto della Spina Centrale, e connettele residenze con lo spazio pubblico, arricchito da servizi e negozi situati al piano terra degli edifici …”
[bc, http://www.ordinearchitetti.mi.it/it/mappe/itinerari/edificio/26-residenze-sociali-via-gallarate/20-la- casa-popolare]

A.A. 2014/15

Advanced Architecture and Landscape Design Workshop
Docenti: Andreas Otto Kipar, Chiara Locardi

Studenti

Stefani Ivanova, Dianne Nyinambungira, Maria Luiza Shimoneck, Andrea Pugliese, Eleni Triantafyllidi, Karina Zhyvotovsks, Jans Bosmans, Federico Bress, Loredana Croci, Tatsiana Charnysh, Li Zhi, Li Yuan, Li Yunlong, Chen Siyu