Tesi di Laurea Magistrale | Diene

8. VIA LAMARMORA – VIA ORTI – INTERNO URBANO ABBANDONATO

Tesi di Laurea Magistrale – Stefano Calzone
Relatore: Stefano Diene

8b---via-lamarmoraIl progetto affronta il tema dell’angolo nell’isolato milanese, in una parte di città caratterizzata da situazioni di degrado e di abbandono, all’interno della città consolidata. Via Lamarmora, filo conduttore tra Corso di Porta Romana e la “cerchia dei Bastioni”, rappresenta il tracciato di relazione principale per la costituzione di un nuovo sistema di spazi costruiti e aperti per la rigenerazione urbana. Nell’AREA DI VIA LAMARMORA, le stratificazioni urbane hanno prodotto manufatti architettonici di basso pregio, capannoni e baracche in forte degrado, oggi in disuso. Partendo dalla consapevolezza dell’importanza del sedime in cui si sta operando, è stata effettuata una selezione dei manufatti recuperabili e riconvertibili. Ciò permette di effettuare un lavoro preliminare strategico di sottrazione, attuando una rimozione di questi elementi di disturbo, valorizzando l’unicità degli elementi emergenti e delle prerogative dello spazio. E’ possibile lavorare lo spazio per “ri-mozione” e “ri-densificazione”; pieno e vuoto diventano i paradigmi iniziali della strategia di costruzione dello spazio definito dall’incrocio tra strade di Via Lamarmora e Via Micca, che determinano quattro angoli con caratteri differenti. L’incrocio tra l’asta portante e il tracciato di via Lamarmora determina quattro angoli con consistenze diverse, opposti per densità, scandendo il pieno e il vuoto, ricostituendo la massa dell’isolato. Pieno e vuoto diventano occasioni di ridefinizione di una immagine unitaria di uno spazio urbano. Questo è permesso dalla presenza di misure e ritmi, che costruisce una maglia di trame che regola lo spazio, lo gerarchizza, ne individua gli accessi, le percorrenze, i limiti. Accanto alla tematica del pieno e del vuoto, l’intervento progettuale vuole identificarsi con una chiara propensione verso la compattezza. Le emergenze percepite come frammenti dalla lettura dei luoghi necessitano di una “ri-cucitura” per costituire una rete di trame tra gli elementi urbani. La “ri-generazione” urbana avviene attraverso la valorizzazione degli spazi urbani, la “ri-cucitura” dei frammenti, la “ri-densificazione” del costruito, la costruzione di spazi di relazione e di opportunità di socializzazione, attraverso l’articolazione di un programma composto da strutture rivolte alla Terza Età, che possano costituire un punto nodale all’interno dell’assetto urbano. La costituzione di un polo per la Terza Età composto da Università, centro socio-culturale e residenze vuole essere una risposta alle sfide della contemporaneità e alle trasformazioni della società milanese.

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