CASCINE DA RIQUALIFICARE

CASCINE DA RIQUALIFICARE

Cascina Cotica
In posizione baricentrica rispetto ai nuclei di Lampugnano e Trenno e in prossimità di grandi quartieri residenziali pubblici e delle strutture della zona degli ippodromi, la Cascina Cotica è una delle 61 cascine storiche milanesi di proprietà comunale ed è inserita nel gruppo dei 16 complessi in stato di degrado e abbandono per i quali si cerca di attivare un programma di riqualificazione attraverso la concessione in diritto di superficie a soggetti a cui assegnare, attraverso un bando competitivo, la realizzazione e gestione di attività che abbiano una componente di interesse pubblico. La planimetria di Cascina Cotica, che già compariva, assieme all’edificio appena a nord, nei catasti dei fine ottocento, denuncia con la sua forma a C delimitata a sud da una strada di nuova costruzione, il violento intervento di “taglio” di una grande corte chiusa che ne ha compromesso la forma, oltre alla funzionalità, originale. Il complesso, anche se mutilato e intercluso in un contesto morfologicamente e funzionalmente estraneo, costituisce una testimonianza rilevante del sistema di complessi rurali che caratterizzavano il settore urbano e una potenziale opportunità per l’introduzione di nuove attività e  servizi in un contesto fortemente monofunzionale.

Cascina Case Nuove
Oggi chi percorre via Paravia all’altezza del civico 22 trova l’asse stradale, a doppia corsia con parterre centrale, ostruito dallo spigolo dello scheletro di un edificio che consente solo il passaggio pedonale. Questa curiosa situazione è determinata da una sequenza di vicende che hanno portato al degrado, crollo e parziale ricostruzione, recente, della corte quadrata della Cascina Case Nuove. Del vecchio complesso, totalmente intercluso in un quartiere residenziale, resta solo un frammento dell’edificio originale affacciato su via Paravia, restaurato e attualmente chiuso. Per il resto, solo un muro realizzato in parte con materiali antichi e sostenuto da una recente struttura ad archi in cemento armato, rimanda alla forma della corte quadrata rurale. Malgrado questa condizione di grande ambiguità formale, ciò che resta della cascina e della sua corte possono essere reinterpretate come una risorsa per il quartiere e una testimonianza non solo di una identità passata ma anche delle ferite della pianificazione recente da rimarginare.

Cascina Sella Nuova
La Cascina Sella Nuova appare nelle carte seicentesche come un piccolo nucleo abitato sulla strada per Baggio, circondato da campi coltivati, Nel catasto settecentesco compare, a ovest di un edificio a L, un ampio giardino all’italiana, di cui ancora si riconosce qualche traccia. Nei secoli sono stati aggiunti vari corpi edilizi, fino a determinare l’attuale forma a corte, dove si distingue, al centro, l’edificio più antico, la casa padronale con un portichetto con colonne di pietra. Il complesso è oggi intercluso tra edifici residenziali e si trova collocato lungo un collegamento pedonale tra la linea della metropolitana a sud e l’asse di via Forze Armate a nord. Il quartiere è ben fornito di servizi di base, come le scuole primarie, e la stessa cascina è collocata in un piccolo parco. Mancano tuttavia spazi per attività multifunzionali di supporto al denso contesto residenziale, la cui realizzazione è auspicata dal Comune di Milano proprietario dal 1982 della cascina. La situazione di degrado è molto grave e con l’abbandono delle ultime attività agricole che occupavano parte degli edifici, come le stalle, si sono susseguiti crolli che hanno determinato la chiusura di ogni accesso al complesso.

A.A. 2014/15

Laboratorio Tematico Opzionale
Docenti: Fabrizio Leoni, Corinna Morandi, Andrea Rolando

Laboratorio di Progettazione Integrata
Docenti: Ado Franchini, Giovanni Scudo, Paolo Vercesi, Grazia Garrone

Studenti
Alessandra Balzarotti, Giulia Repossi, Yuri Rocco, Michela Modena, Federica Pasquale, Antonello Prezioso, Emiliano Berni, Davide Monticelli, Marta Belcastro, Mariaelisabetta Belotti, Francesca Berti, Veronica Fallati, Chiara Galatola, Isabella Imbrunnone, Hana Krilovetzky, Cristina Motta, Marco Slavich, Sara Veronesi